partita a scacchi tra Iran, Houthi e Occidente

partita a scacchi tra Iran, Houthi e Occidente

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“Questa situazione ricorda una partita a scacchi ad alto rischio, con l’Iran che mostra la sua capacità di interrompere le rotte petrolifere e commerciali vitali”. Lo afferma in un’intervista all’Adnkronos il giornalista yemenita Ahmad Algohbary, commentando i recenti attacchi degli Houthi contro i mercantili e le petroliere nel Mar Rosso e quelli, attribuiti all’Iran dagli Stati Uniti, nell’Oceano indiano.

“E’ necessaria un’analisi completa per comprendere appieno le motivazioni e le strategie dell’Iran. Lo scenario rappresenta una complessa interazione di difesa, ritorsione e manovre diplomatiche”, prosegue Algohbary, mentre si rafforza la narrazione che vuole la Repubblica islamica, da molti analisti considerata la ‘madrina’ degli Houthi, figura centrale in grado di influenzare la crisi a Gaza così come gli sviluppi nel Mar Rosso.

“Credo che la cessazione delle ostilità a Gaza, in particolare la fine dei bombardamenti israeliani e la revoca dell’assedio, porterebbe alla cessazione delle attività degli Houthi. Un risultato del genere potrebbe essere percepito come un loro trionfo significativo sia all’interno della comunità araba che di quella islamica”, spiega il giornalista yemenita, secondo cui sembra che gli Houthi stiano “cercando di rimodellare la loro immagine sia tra la cittadinanza yemenita che nella più ampia comunità araba”.

Per Algohabry, il recente aumento degli attacchi Houthi contro le navi mercantili nel Mar Rosso è indicativo di una “tattica calcolata, profondamente radicata nel conflitto yemenita”. Il gruppo sciita “segnala al mondo arabo e islamico la sua posizione contro Israele, uno sforzo apparentemente mirato a mettere in ombra il suo passato controverso”. Tuttavia, evidenzia, questo approccio potrebbe “destabilizzare ulteriormente il processo di pace dello Yemen e potenzialmente intensificare i conflitti nella regione”.

“Guardando al futuro – conclude – a meno che non vi sia un cambiamento significativo nelle dinamiche attraverso sforzi diplomatici o cambiamenti sul campo, potremmo assistere a una continuazione, se non a un’escalation, di tali attacchi. La situazione rimane tesa e imprevedibile, riflettendo dinamiche di potere regionali più ampie”.



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di [email protected] (Web Info)
www.adnkronos.com
2023-12-24 14:12:20 ,

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